Vacanze a Roma: la Caffarella, parco ricco di storia e natura, entrato a far parte del circuito di “Parkrun”

Il Parco della Caffarella è situato all’interno dell’omonimo Parco Regionale dell’Appia Antica, un polmone verde per chi si trova in città e ha voglia di fare una passeggiata all’aria aperta.

Storia del Parco la Caffarella: il polmone verde di Roma
La Valle della Caffarella è stata creata dal fiume Almone e per questo ancora oggi è una zona ricca d’acqua con falde e sorgenti, ubicata da via Appia Antica a via Latina. La derivazione del nome si deve all’antica famiglia Caffarelli proprietaria della tenuta che si estendeva proprio lungo la valle. Dopo una serie di vendite tra famiglie nobiliari, nel 1996, l’area della Caffarella era abbandonata. Per questo motivo fu creato un progetto di riqualificazione grazie alle associazioni di cittadini che ancora oggi si occupano di tutto il perimetro. Si tratta di uno dei parchi più grandi di Roma nonché d’Europa con i suoi quasi 140 ettari di verde pubblico. Al suo interno è possibile ammirare anche opere architettoniche come il Colombario costantiniano, il Ninfeo di Egeria, la chiesa di Sant’Urbano e il famoso Casale della Vaccareccia in cui sorge una delle torri che in epoca medievale si affacciava sulla Campagna romana.
La vegetazione del parco è composta da aree pianeggianti e altre zone murali, ci sono molte piante e per la maggior parte la vegetazione è spontanea. Anche la flora è ben diversificata in base a zone più boscose e altre parti tipicamente mediterranee. Chi visita il parco può scegliere tra fare una passeggiata naturalistica, perdendosi nella valle verde e ammirando la storia che risale a ben 360 mila anni fa. Molto caratteristica però anche una passeggiata per lo studio dei monumenti che sono stati ampiamente citati nella letteratura da Pasolini a Pratilli fino a Ovidio. Per chi è esperto o vuole cimentarsi è possibile prendere parte anche alle passeggiate organizzate, che toccano tutti i principali luoghi di rilievo sia artistico, storico e naturalistico presenti all'interno del parco della Caffarella. Ci sono tour appositi (del tutto gratuiti e prenotabili mediante il contatto diretto sul sito internet) pensati per ogni età e in base anche alla preparazione fisica, la sua vastità infatti può essere dispersiva per chi visita il parco per la prima volta senza avere il supporto di una guida.

A spasso tra l'architettura storica del Parco la Caffarella
Il parco è stato in passato il punto in cui furono costruite ville nobiliari, tombe, sepolcri. Ancora oggi è possibile vedere qualche resto di valore archeologico collocato all’interno della Caffarella. Nella valle si distinguono molte specie di flora e di fauna, tuttavia a causa della cementificazione della zona attigua c’è stato un grande cambiamento rispetto al passato.
Chi visita Roma non può perdersi questo luogo simbolo della campagna che nel Seicento vide i grandi artisti fiamminghi, olandesi e italiani dare vita alla scuola dei Bamboccianti. Anche Goethe nel suo viaggio in Italia nel 1786 passò per la zona, riportando e annotando la bellezza di quei luoghi. Non è stato l’unico e la storia ce lo insegna, già in epoca romana il terreno che aveva il nome di Pago Triopio di proprietà di Erode, si trovava nei pressi della tomba della sua amata, Annia Regilla. Le sepolture sono emerse durante gli scavi nell’Appia. Nel periodo medievale invece la famiglia Caetani fu coinvolta nella costruzione della torre che, insieme ad altre tre, era a difesa della zona. Oggi quella torre è ancora visibile anche se parte di un edificio più alto. Secondo quanto si legge nelle scritture di Eufrosino, nel 1500 la zona era adibita al lavaggio e pestaggio degli abiti quando la città era invasa dalla peste.
Passeggiando nel parco è impossibile non imbattersi nei ruderi che lo contraddistinguono come il Ninfeo di Egeria. Questa grotta era una costruzione idraulica appartenente alla villa di Erode, il nome è stato erroneamente attribuito in passato credendo che fosse la fonte della ninfa. Il Ninfeo fu anche restaurato nei secoli, per questo ci sono delle caratteristiche architettoniche che non corrispondono all’età della prima edificazione: un tempo era costituita da marmo bianco e verde, con una sala rettangolare. Proprio qui sorge il Bosco Sacro. Più avanti invece si trova il tempo antico dedicato a Cerere e Faustina, poi divenuta la chiesa di Sant’Urbano. Sono comunque ancora visibili i mattoni delle colonne romane. Di pregio anche la cisterna che risale al I secolo d.C. e serviva a raccogliere le acque pluviali per irrigare i campi. Il Colombario Costantiniano è un sepolcro su due piani che venne trasformato in epoca medievale in un mulino.

Informazioni pratiche per organizzare la visita al parco
Per arrivare al parco è possibile servirsi della metro linea A – Colli Albani Parco Appia Antica oppure dei bus 118 e 87. Il parco ha diversi ingressi, i principali sono su via della Caffarella, via Latina, Largo Tacchi Venturi. All’interno sono disponibili vari servizi sia per delle escursioni guidate che per fermarsi a bere un caffè. È disponibile anche un parcheggio auto per chi arriva con la propria vettura. Internamente sono presenti molte aree didattiche perfette per tutta la famiglia, il wifi gratuito e la possibilità di noleggiare biciclette. Trattandosi di uno spazio molto esteso è importante indossare un abbigliamento consono se si vuole fare una lunga passeggiata. Per quanto riguarda i beni interni, il Sepolcro Annia Regilla è aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 16 e fino alle 18 in estate. La chiesa di Sant’Urbano invece è aperta solo quando vengono organizzate le visite guidate.

Caffarella partner del circuito Parkrun
Il parco è tra le bellezze che fanno parte del progetto Parkrun, un’organizzazione nazionale che pianifica grandi progetti sul territorio, con eventi dedicati alla corsa e alla natura. Sono state organizzate delle corse a titolo completamente gratuito per percorsi lunghi e sterrati. Si tratta di un’idea vincente per coinvolgere i cittadini nella riscoperta delle bellezze territoriali, unendo la possibilità di fare un po’ di sano sport insieme e al tempo stesso di conoscersi, condividendo nuovi interessi. Al termine di ogni evento vengono registrati tutti i risultati per comprendere i propri progressi, le abilità e il rapporto in base alla propria età.

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24/01/2020
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