Vacanze a Roma: alcune curiosità su una delle Piazze simbolo della Città Eterna, Piazza Navona

Dagli antichi Romani ad oggi: Piazza Navona
Piazza Navona è uno dei simboli più noti della capitale d'Italia, che vanta una storia millenaria ricca di aneddoti e curiosità. Questo luogo era un tempo un'arena a forma di ferro di cavallo, sulla quale sorgeva lo stadio di Domiziano, che la costruì per ospitare le corse a piedi.
Tracce del nome antico, Circus Agonalis, che indicava le competizioni qui ospitate, si ritrovano tutt'oggi: con il passare degli anni il nome mutò in agone per trasformarsi infine nel moderno termine Navona. Come accade con gli elementi storici, esistono sempre almeno due versioni: un'altra teoria, infatti, vorrebbe che Navona indicasse le grandi navi che venivano utilizzate per simulare delle battaglie navali nella piazza. Agli antichi Romani certamente non mancava la fantasia in termini di intrattenimento.
Verso la fine del Rinascimento, Piazza Navona costituiva il punto di riferimento per i commercianti ortofrutticoli dell'Urbe e lo sarebbe stata fino alla seconda metà del diciannovesimo secolo, momento in cui il mercato venne spostato a Campo dei Fiori. Tuttavia, se visitate questa piazza verso il periodo natalizio, potrete ritrovare la dimensione di aggregazione commerciale che la caratterizzava qualche secolo fa, immergendovi in uno splendido mercatino a tema, con oggettistica tipica del periodo e molte idee regalo per chi deve acquistare i propri doni.

Fontane e chiese barocche: rivalità artistiche made in Roma
Piazza Navona non sarebbe così riconoscibile senza le fontane del Bernini, che rimangono silenziose testimoni del tempo che scorre. I tre monumenti acquatici sono dedicati ai Quattro Fiumi, al Moro e al Nettuno. Qui si alternano generazioni, mode ed epoche storiche, ma le fontane rimarranno sempre ad offrire sosta e refrigerio.
La Fontana dei Quattro Fiumi, la più grande, si trova al centro, edificata nel 1651, rende omaggio alle personificazioni deificate di quattro fiumi molto importanti: Nilo, Danubio, Gange e Rio de la Plata. Quest'ultimo, in particolare, si può vedere con il braccio alzato a rappresentare la sottomissione del continente americano, accecato dalla luce dell'obelisco centrale, che simboleggia l'egemonia del cristianesimo all'epoca. Una delle curiosità più bizzarre legate alla fontana riguarda la chiesa antistante, quella di Sant Agnese in Agone, progettata dallo storico rivale del Bernini, il Borromini. I due non potevano proprio vedersi e lo rendevano noto pressoché in ogni loro opera: qui la testa del Nilo che guarda la facciata è intenzionalmente coperta, a testimonianza del fatto che Bernini non riusciva a tollerare la visione della chiesa del collega-nemico. Sant'Agnese in Agone sorge nel luogo che ospitava una chiesetta risalente al 300 d.C., epoca in cui Sant'Agnese venne fatta martire. La leggenda racconta che ella fosse stata spogliata dai propri carnefici, e che i suoi capelli fossero cresciuti per miracolo per aiutarla a coprirne il corpo e salvarne l'onore. La chiesa che possiamo ammirare oggi, posta sul lato occidentale della piazza, venne commissionata subito dopo la fontana: è interessante notare come questo splendido esempio architettonico che in altre parti del mondo verrebbe trattato come un'attrazione di rilievo, a Roma, dove si trovano molte chiese simili, è quasi tralasciato dai turisti. Tuttavia, se vi trovate in zona, dovreste considerare una visita, poiché si tratta di una vera e propria gemma.


Le altre due fontane: storie marine lunghe secoli
La Fontana del Moro di Bernini, a sud di Piazza Navona, deve il proprio nome alla raffigurazione della lotta tra un etiope e un delfino, mentre la Fontana del Nettuno, che sorge all'estremità opposta, venne commissionata a Giacomo della Porta, che si pose come obiettivo quello di rendere il più possibile i due elementi architettonici armonici tra loro. Entrambe le fontane sono realizzate con uno spettacolare marmo rosa, ma l'intento dell'architetto Della Porta non venne mai portato a completamento e a lungo la fontana rimase priva di decorazioni. Fu poi affidato a Della Bitta, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, il compito di completare la statua di Nettuno, raffigurando la divinità avere la meglio su di un enorme polipo: ecco come essa divenne la Fontana di Nettuno.

Scovate Pasquino, la statua che parla
Costeggiando il lato posto a sud ovest arriverete ad una piazza molto piccola, dove potrete imbattervi nella prima statua parlante della città, Pasquino.
Arrivato verso la fine del 1500, Pasquino era già all'epoca malconcio: forse è questo suo aspetto trasandato ad aver dato origine al suo successo. Sulla base della statua iniziarono ad apparire piccoli pezzi di carta, che fungevano da denuncia delle malefatte compiute dalle amministrazioni. Si trattava di piccoli versi, che esponevano le lamentele che generalmente si confidavano a voce. In sostanza, era una delle prime forme di stampa d'opinione, che ovviamente divenne subito molto popolare. L'autore dei primi bigliettini fu arrestato, ma l'usanza è sopravvissuta fino ad oggi, poiché Pasquino tuttora ospita note che mettono in ridicolo quanto avviene in città.

Cosa fare quando visitate Piazza Navona
Se avete in programma un weekend lungo o una gita a Roma, Piazza Navona non potrà certamente mancare all'interno del vostro itinerario. Questo fulcro vitale della città saprà rapirvi grazie alla sua vitalità, oltre ovviamente alle perle architettoniche che potrete vedere ed ammirare. Oggigiorno si può trovare sempre qualcosa da fare a Piazza Navona, sia durante il giorno sia di notte. In particolare sul lato nord si riuniscono svariati ritrattisti, ai quali si uniscono commercianti di opere d'arte e poster. Di sera la piazza diventa uno dei punti privilegiati per mangiare un boccone all'aperto, mentre di giorno sono moltissimi coloro che sorseggiano un drink o si gustano un gelato seduti sulla fontana. Come accennato, durante il periodo natalizio qui arrivano bancarelle di addobbi, idee regalo e dolciumi. Dall'inizio di dicembre fino alla Befana si possono acquistare ricordi da tenere con sé per portare sempre nel cuore la propria vacanza romana.

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13/02/2020
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