Scopriamo insieme la millenaria storia di Piazza del Popolo, amatissima dai romani

Se state passeggiando per le vie di Roma non potete mancare di visitare Piazza del Popolo, uno dei luoghi più amati dai romani e dai turisti. Sorge sotto il parco del Pincio, vicino al fiume Tevere ed in essa confluiscono le tre vie dello shopping più famose della capitale: Via del Corso, Via del Babuino e Via Ripetta.
In passato fu sede di terribili esecuzioni di pene di morte, mentre oggi vi si svolgono manifestazioni e concerti.
Le origini del nome della piazza sono dubbie.
Alcuni sostengono che il termine popolo derivi dal latino populus (pioppo), in riferimento al boschetto di pioppi circostante la tomba di Nerone.
Una leggenda narra, invece, che questi luoghi sarebbero stati teatro del suicidio di Nerone, a cui si rese omaggio con un albero di noce.
Lo spirito dell'imperatore, secondo il popolo, aleggiava sulla piazza che divenne maledetta. Papa Pasquale II intervenne, ordinò tre giorni di digiuno ed in quel frangente vide la Vergine Maria che lo invitò a tagliare l'albero, disseppelire le spoglie di Nerone, bruciare entrambi ed infine buttare le ceneri nel fiume Tevere.
Il pontefice eseguì quanto richiesto e fece edificare, a spese della popolazione, la chiesa di Santa Maria del Popolo.
La piazza avrebbe, perciò, assunto la denominazione di Piazza del Popolo.
Questo luogo, nel corso degli anni, fu oggetto di diversi interventi e la sua attuale conformazione è frutto dell'opera dell'architetto Giuseppe Valadier.

LA BASILICA DI SANTA MARIA DEL POPOLO E LA PORTA DEL POPOLO
Questo luogo di culto, situato nell'angolo settentrionale dell'omonima piazza, è adiacente alla Porta Flaminia.
L'edificio ha una pianta a tre navate con quattro cappelle per lato, presenta un ampio transetto, una cupola ed un presbiterio.
Le cappelle, nella navata destra, sono quelle: del Presepio, Cybo, Costa e Basso della Rovere. Quest'ultima è dedicata a Sant'Agostino e la decorazione pittorica porta la firma del Pinturicchio, aiutato dagli assistenti di bottega.
Nella navata sinistra potete, invece, visitare le cappelle: Cybo Soderini, Mellini, Chigi e del battistero.
Nel transetto vi sono due altari entrambi progettati da Gian Lorenzo Bernini e su di esso si affacciano quattro cappelle.
Il presbiterio presenta un altare maggiore realizzato, nel 1627, su commissione del cardinale Antonio Maria Sauli.
Il coro, a pianta quadrangolare con volta a vela, è uno degli ambienti più importanti dal punto di vista architettonico e la volta, il cui tema centrale è l'incoronazione della Vergine, è stata decorata dal Pinturicchio.
La chiesa porta, inoltre, le firme di altri illustri artisti tra cui Raffaello e Caravaggio.
Quest'ultimo realizzò, tra il 1600 ed il 1601, la Crocifissione di San Pietro e nel 1601 la Conversione di Saulo.
La Porta del Popolo, che sorge vicino alla Basilica, è anche nota come Porta Flaminia.
La parte esterna venne commissionata a Michelangelo che, ormai anziano, decise di affidare i lavori a Nanni di Baccio Bigio.
La parte interna venne, invece, realizzata da Gian Lorenzo Bernini.
Questa porta ha una particolarità sulla sommità del fornice centrale: si tratta di una scritta, scolpita nella pietra, che testimonia il saluto di benvenuto alla regina Cristina di Svezia, giunta a Roma nel 1655 e convertita al Cattolicesimo.

L'OBELISCO FLAMINIO
Se vi trovate in Piazza del Popolo non potete non accorgervi del maestoso obelisco Flaminio, che viene ospitato in questa area capitolina a partire dal 1589.
Il suo nome deriva dalla Via Flaminia, una delle dieci strade consolari che collegava Roma con Rimini.
È alto 23,91 metri, 36,43 compreso il basamento ed è superato in altezza solo dall'obelisco Lateranense e da quello Vaticano.
Il monolite è stato estratto dalle cave di granito di Aswan durante il regno di Sethi I (1304-1290 a.C.).
Le incisioni geroglifiche, che potete ammirare, sui lati furono volute da Sethi I e completate, successivamente, per volere del figlio Ramses II.
L'obelisco rimase per circa tredici secoli ad Eliopoli, ma nel 30 a.C. l'imperatore Ottaviano Augusto diede ordine di smontarlo e trasportarlo a Roma, per testimoniare la conquista dell'Egitto.
Si trattò di un'impresa epica: il monolite arrivò, via mare, da Alessandria e la nave impiegata fu, per diverso tempo, esposta a Pozzuoli.
Venne, perciò, collocato al centro del Circo Massimo e crollò nel VI secolo durante l'invasione dei Goti.
I frammenti vennero recuperati durante il pontificato di Sisto V: il monolite, in un primo tempo, sembrò essere destinato all'abbazia di San Paolo e poi alla chiesa di Santa Croce in Gerusalemme.
Il pontefice diede, infine, ordine di riedificare l'obelisco in Piazza del Popolo.
Il compito fu affidato all'architetto Domenico Fontana che riuscì a portare a termine l'opera in dodici ore, evitando così di essere decapitato.
Sul basamento potete osservare due iscrizioni: la prima, ad opera di Augusto, è dedicata al Dio Sole, mentre la seconda dice che finalmente l'obelisco è felice perchè è stato portato dinnanzi alla Vergine, la Basilica di Santa Maria del Popolo.
Alzando gli occhi al cielo potete, invece, ammirare l'emblema papale (la stella sui tre monti) e sopra ad esso la croce.

LE CHIESE GEMELLE DI PIAZZA DEL POPOLO
Questa piazza ospita ben tre chiese: la Basilica di Santa Maria del Popolo e le gemelle Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, erette entrambe nella seconda metà del XVII secolo.
Osservandole attentamente vi rendete, però, conto che tra le due esistono alcune differenze. La prima venne progettata da Carlo Rinaldi e Gian Lorenzo Bernini.
L'edificio, il cui campanile fu aggiunto nel XVIII secolo, ha pianta ellittica e cupola dodecagonale.
Fino al 1825 fu di proprietà dei Carmelitani ed in seguito divenne, per volere di papa Leone XII, la Basilica Minore.
Dal 1953 è meglio nota come Chiesa degli Artisti e tutte le domeniche, da Giugno ad Ottobre, viene celebrata la messa in loro onore.
La seconda presenta, invece, una pianta circolare e la cupola è ottagonale.
Gli interni furono progettati da Antonio Raggi, mentre i monumenti dei cardinali sono opera di Carlo Fontana.

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26/02/2018
Piazza del PopoloBasilica di santa Maria del popoloobelisco Flaminiochiese gemelle