Passeggiando ai piedi del colle Aventino tra oltre 1100 specie di rose: l’affascinante Roseto Comunale di Roma

Immaginate di passeggiare tra migliaia di varietà di rose in fiore. Oltre mille e cento specie diverse, petali di ogni sfumatura di colore, piante provenienti da ogni angolo del pianeta: questo è lo spettacolo che accoglie ogni anno le centinaia di visitatori che si addentrano tra i vialetti del Roseto Comunale di Roma, sito in Via Valle Murcia. Questo straordinario luogo ai piedi del Colle Aventino è il frutto di due ingredienti fondamentali. Da un lato, racchiude infatti l'esempio tangibile di come la natura sia ricca e generosa, regalando ogni primavera una meravigliosa fioritura e una vasta gamma di esemplari diversi di rose; dall'altro, l'aspetto ordinato e rigoglioso del giardino testimonia in ogni suo dettaglio l'incredibile dedizione dell'uomo, che dal 1950 continua a curare con costanza e amore le rare varietà di piante in esso custodite. Il risultato? Potrete osservarlo voi stessi nel concedervi un pomeriggio primaverile tra le rose, essendo il giardino aperto al pubblico e visitabile gratuitamente.

Una storia che dura quasi un secolo
Forse non tutti conoscono la storia che sta alle spalle del Roseto Comunale di Roma. Come ogni scorcio della città, del resto, anche questo nasconde un passato affascinante, che ebbe inizio in un altro punto della Capitale nel 1931. Il primo roseto nacque infatti sul Colle Oppio per volere del Governatore - che all'epoca era il Principe Francesco Boncompagni Ludovisi - e della Contessa Mary Gayley Senni. Il suo aspetto originario era ugualmente incantevole, ma racchiudeva una varietà di rose molto limitata rispetto a quella attuale, che supera di gran lunga il migliaio: si ha testimonianza di una collezione di circa trecento varietà. Fu proprio durante questi anni, in ogni caso, che la fama del Roseto di Roma oltrepassò i confini nazionali, ospitando competizioni botaniche che richiamavano estimatori da tutto il mondo. Il secondo conflitto mondiale, tuttavia, distrusse il nucleo originario del roseto e tutta l'area circostante. Per rivedere le rose in fiore si dovette attendere il 1951, data in cui il giardino fu inaugurato nella sua nuova collocazione presso il Colle Aventino. Una curiosità: l'area oggi conosciuta come Valle Murcia era dedicata fin dalla più remota antichità alla venerazione, tra le altre, della Dea Flora. Qui, infatti, fin dal terzo secolo avanti Cristo si trovava un piccolo tempio adibito alla celebrazione di riti in onore della dea, protettrice dei fiori e della vegetazione. Si tratta sicuramente di una pura casualità, eppure l'atmosfera e i profumi che si percepiscono nel roseto in fiore regalano davvero l'impressione di un luogo benedetto dagli dei.

Il Roseto Comunale di Roma e la comunità israelitica
Una semplice visita al roseto, così come uno sguardo alla conformazione dei vialetti del giardino, svelerà facilmente altri particolari della storia del luogo. L'ingresso è segnato dalla presenza di una stele: incisi sulla pietra in lingua ebraica, si leggono i precetti dei dieci comandamenti. Il rimando all'episodio biblico di Mosè e le dodici tavole non è l'unico che fa riferimento alla comunità israelitica. La stessa struttura dei giardini, infatti, riproduce la pianta della Menorah, il tradizionale candelabro a sette bracci che appartiene alla cultura ebraica. Si tratta di un oggetto sacro particolarmente caro alla comunità israelitica, presente anche nello stemma dello Stato di Israele e acceso all'interno delle sinagoghe. Ma in che modo i richiami alla cultura ebraica si intrecciano con la storia di questo roseto? Per capirlo si deve risalire al 1645, data in cui nella Valle Murcia trovò spazio l'antico cimitero ebraico che vi rimase fino agli anni '30, durante i quali fu spostato all'interno del più grande cimitero del Verano. L'area, conosciuta anche come ''Ortaccio degli Ebrei'', è rimasta incolta fino al 1950, data in cui si decise di riqualificarla con la piantagione del nuovo roseto. Il profondo legame con la comunità ebraica, però, rese necessario commemorarne il passaggio e valorizzare la natura sacra del luogo. Quale miglior modo per onorare la vita eterna, se non un giardino che rifiorisce primavera dopo primavera?

Il roseto e le sue varietà
Il roseto racchiude migliaia di varietà di rose: un patrimonio botanico di inestimabile valore, capace di conquistare esperti, appassionati e semplici visitatori. Il giardino è suddiviso in due grandi zone. La prima racchiude le varietà definite botaniche, antiche e moderne. La seconda è interamente dedicata alla competizione annuale ''Premio Roma''. Una visita completa del Roseto Comunale permetterà ai visitatori di conoscere piante di origine antichissima, seguendo l'evoluzione delle varie specie fino alle selezioni più moderne. Alcune di queste risalgono all'800 e non sono più coltivate altrove, perché soppiantate da varietà provenienti dall'Oriente. La seconda sezione, invece, ospita ibridi creati dai botanici nostrani e stranieri, che vengono messi a riposo qui a lungo prima di essere valutati o inviati oltre i confini nazionali. Alcune delle specie coltivate o messe a dimora, inoltre, partecipano al prestigioso ''Premio Roma'', che si tiene ogni anno durante il mese di maggio. Tutte le piante in gara sono inviate al Roseto Comunale e sottoposte all'osservazione della Commissione per ben due anni, per valutare le caratteristiche a lungo termine e l'evoluzione della specie proposta. Si tratta di una competizione botanica nata nel 1933 per volere della contessa Mary Gayley Senni, che fece parte della giuria per numerose edizioni. Questa è, tra l'altro, la manifestazione botanica che apre la stagione delle competizioni organizzate negli altri Paesi europei.

Tra le quasi mille e duecento specie di rose custodite nel Roseto Comunale, alcune incuriosiscono i visitatori con le loro particolari caratteristiche. La splendida Rosa Chinensis Mutabilis, per esempio, è una varietà orientale che varia le sfumature dei suoi petali durante l'arco della fioritura. E cosa dire, invece, della Rosa Viridiflora? Si tratta di una rosa davvero particolare, il cui bocciolo è color verde acceso.
Se avete deciso di dedicare una giornata alla visita del Roseto Comunale di Roma, troverete gli orari di apertura al pubblico nel Sito Turistico Ufficiale della città di Roma: http://www.turismoroma.it/cosa-fare/roseto-comunale Sono previste visite guidate per sordi e ipovedenti.

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28/05/2018
Roseto comunale di RomaColle OppioColle Aventino