Alla scoperta del Lazio: il borgo medievale di Cervara

Cervara è il borgo medievale che sembra direttamente uscito da un dipinto per la sua bellezza. Ubicato a settanta chilometri da Roma, vanta appena quattrocento abitanti, tuttavia si tratta di un luogo di preziosa rilevanza da un punto di vista storico ed artistico.
Il borgo medievale di Cervara nel Lazio è situato nella parte più alta della provincia di Roma. Il centro storico ha un’impronta medievale che si mixa in modo perfetto alle caratteristiche delle zone di montagna. Alcune delle perle più significative della sua storia sono la Chiesa di Sant’Emidio e la Chiesa di San Rocco.
Il nome Cervara deriva dal gran numero di cervi che un tempo popolava la zona. Dal borgo è possibile ammirare tutta la valle dell’Aniene e forse complice anche la sua posizione privilegiata il luogo fu scelto in passato da numerosi artisti e scrittori come meta prediletta. Ernest Hebert nel XIX secolo si recò a Cervara dove diede vita a quadri del calibro di Les Cervaroles che oggi è esposto a Parigi. Joseph Anton Koch qui ritrasse il paesaggio in diversi famosi dipinti, ma anche tante altre personalità come Samuel Morse apprezzarono la città per le sue bellezze e per la sua quiete.
Il paesino dopo la Seconda Guerra Mondiale si popolò al punto che persino Ennio Morricone rimase colpito dalla sua atmosfera unica e suggestiva. Cervara è nota soprattutto per essere la porta di arrivo alla maggiore area naturale protetta di tutta la regione.
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Centro storico del borgo di Cervara: cose da vedere
Il centro storico porta ancora oggi i segni del suo passato, la stessa struttura cittadina richiama la fortezza e le mura che la contraddistinsero in tempi medievali. Tra le abitazioni è possibile scorgere la torre di vedetta, in cima invece domina la statua dell’Immacolata. Sotto la Rocca Medievale sorgono le varie chiese che rappresentano la vita di questo paese e delle sue trasformazioni. I palazzi storici hanno ancora i caratteri del passato, da notare soprattutto il Municipio. Oltre le chiese rurali che rappresentano un piccolo gioiello è bello perdersi tra i vicoletti della cittadina. Meritevole anche il Museo della Montagna che narra il rapporto del luogo con i vari artisti, evocando le opere e le realizzazioni che la riguardano. Da ammirare anche l’Osservatorio astronomico che è visitabile su prenotazione. Nelle località vicine per chi ama il turismo invernale è possibile trovare sci di fondo e sentieri da percorrere a piedi, in bike e a cavallo.
Tanti i luoghi di culto che contraddistinguono la zona: in primis la Chiesa di Maria Santissima della Visitazione. Uno dei luoghi più visitati, si trova vicino ai ruderi medievali, realizzata con pietra locale e adornata con un magnifico campanile sul portone di ingresso che risale al XV secolo. All’interno sono ancora custodite le opere di pregio antico, tra queste il dipinto che raffigura la Visitazione realizzato ai primi del Seicento e posto sull’altare maggiore. In esso viene rappresentata la Madonna del Carmine. Nel sepolcro della chiesa è invece custodito il corpo di un martire, rinvenuto nelle catacombe romane e donato alla città da Pio VI e chiamato San Felice, oggi protettore del Paese.
La Chiesa di Santa Maria della Portella si trova vicino a quelle che un tempo furono le porte del Paese. Costruita nel 1702 dai Padri Gesuiti dove ancora oggi è custodita una splendida statua della Madonna con il bambino. Tra i luoghi meritevoli di visita c’è il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Si tratta di un’area naturale ma ricca di reperti di rilievo storico che si estende per trentamila ettari tra boschi, vallate e torrenti. La meta ideale per chi ama trekking o escursioni all’aria aperta.

Storia del borgo e vicende storiche
Cervara è un luogo che ha molto fascino per grandi e piccoli tesori che custodisce ancora oggi. Il primo documento medioevale in cui è stata rintracciata risale all’agosto dell’883 con cui Cesario donò l’abbazia e le terre vicine. Gli storici però sostengono che già precedentemente la zona fosse abitata in quanto borgo fortificato. Altri invece sostengono che la sua fondazione risale ai Saraceni fuggiti a Vicovaro. Cervara nel XI secolo era comunque una fortezza e tale rimase per molto tempo fino a quando ci fu il passaggio al dominio di Subiaco, come sottolinea una nota di Papa Gregorio V. Gli Abati decisero di costruire nel punto più alto del monte una rocca per difendersi dai Saraceni. Questa è divenuta poi una fortezza militare e quando il monaco scismatico Pelagio s’impossessò di Cervara, tutta la zona fu posta otto assedio. Nel 1276 arrivò l’esercito pontificio con Guglielmo di Borgogna per riconquistare l’area e dopo due mesi di assedio riuscì a liberarla. La zona visse il suo massimo splendore quando Pompeo Colonna ne fece un centro molto importante con un suo statuto. Il Paese però trovandosi tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli fu teatro di molte battaglie, spesso minacciato dai briganti che volevano introdursi. Nei secoli successivi la fortezza antica perse il suo ruolo difensivo, pur non essendoci stati particolari eventi questa entrò in un periodo di decadenza. La sua bellezza storica però l’ha resa un fulcro turistico perfetto.

Parco naturale regionale Monti Simbruini
Questa zona naturale è un insieme di parchi e riserve che superano i 2100 metri. Il nome deriva dal latino ‘sub imbribus’ ovvero sotto le piogge. Così denominato per l’abbondante caduta d’acqua che si verificava in questo punto nell’antichità. Il Parco è ubicato a cavallo tra la provincia di Roma e Frosinone, il territorio ha uno stampo carsico. Nel Parco sono presenti delle aree boschive molto estese ma anche numerose specie come roverella, nocciolo, castagno e tante specie animali poco frequenti per quelle aree come il tasso. Nel sottobosco sono presenti anche porcini, ribes, mirtilli e fragole del tutto commestibili. Per quello che riguarda la fauna anche questa è molto varia: è stata documentata la presenza del lupo, dell’orso bruno, della volpe, del cinghiale e del gatto selvatico. Non mancano anche piccoli carnivori come i tassi e tantissimi tipi di uccelli tra cui l’aquila reale e il falco pellegrino.

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03/06/2020
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