Visita al Giardino di Ninfa, luogo sognante e casa di specie botaniche provenienti da tutto il mondo

Visitare il Giardino di Ninfa è un'esperienza magnifica, per il fascino che trasmette questo luogo incontaminato. Questo monumento naturale è situato a Cisterna di Latina, più precisamente nel punto in cui prima sorgeva l'antica città medievale di Ninfa. Si tratta di un bellissimo giardino all'inglese, della grandezza di otto ettari, che è stato realizzato da Gelasio Caetani nel 1921.
In quest'area magica vivono piante di differente tipologia e vi sono dei meravigliosi ruscelli di acqua dolce.
Il Giardino è attraversato dal fiume Ninfa, dove è stato accertato che vive la Trota sarda, che ha delle inconfondibili macchie ovalizzate sui fianchi. Inoltre ospita al suo interno un noce americano, un pino, le cui foglie sono argentee, un faggio rosso e degli aceri con delle foglioline dal colore chiaro.

In questo monumento naturale, potete vedere anche un altro particolare tipo di pianta, che è l'albero della nebbia. Quest'ultimo è chiamato in questo modo perchè sul suo tronco ci sono delle infiorescenze rosa, che sembrano avere la stessa consistenza dello zucchero filato. Alcuni angoli del giardino sono consigliati da visitare, perchè in essi vi sono dei roseti, dei viali di lavanda, dei prati pieni di piante di yucca, e dei piccoli fiori scarlatti.
Altri luoghi di interesse di questo Giardino, in cui bisognerebbe andare, si trovano nei pressi del ponte romano e di quello di legno, in cui vivono dei gelsomini, dei glicini, dei melograni nani, un bambù, che proviene dalla Cina, un cedro australiano, un albero dei tulipani e una magnolia che ha la forma di una stella.

Nel Gardino non vi potete perdere una sosta nell'oasi. E' un territorio in cui vivono diversi animali, che godono della protezione del WWF. Si tratta per lo più di uccelli, come i germani reali, gli aironi, le pavoncelle e le canapiglie, che sono tutti emigrati dall'Africa. Nell'oasi infine vi sono degli appositi spazi umidi, in cui il clima favorisce la sosta dei volatili e il processo di nidificazione.

Il Gardino di Ninfa e i suoi ruderi
Tutto quello che c'è da sapere!
Il Giardino, sorgendo sui resti dell'antico borgo medievale di Ninfa, è pieno nei suoi vari angoli di ruderi. Tra questi, vale davvero la pena soffermarsi in prossimità del rudere della Chiesa di Santa Maria Maggiore. L'edificio in origine era composto da tre navate, di cui una era coperta da un tetto spiovente, mentre le altre due erano sormontate da delle volte in muratura. Di questa struttura religiosa, è ancora visibile nel Giardino l'abside a forma di semicerchio, su cui sono rimasti due affreschi. Su uno di questi ultimi, si può ancora riconoscere perfettamente l'immagine di San Pietro.

In questo monumento naturale, potete vedere anche i resti della chiesa di San Giovanni. Sui ruderi ancora in piedi ci sono dei dipinti, che raffigurano degli angeli, un uomo cieco che viene miracolato e riacquista la vista e il funerale di un santo. La chiesa di San Giovanni era dotata di un campanile, di cui rimane ancora la torre senza la sommità.
Nei pressi dell'antica cinta muraria, che circonda il Giardino, sono visibili i ruderi di un antico palazzo signorile, che era stato costruito sui resti di un vecchio castello. Accanto a questa casa, vi è una torre alta circa 32 metri, dalla quale sporgono delle feritoie.

Questa splendida area ha al suo interno anche una grotta. Questo posto risale al 1183 ed era dedicato a San Michele Arcangelo. La grotta è un luogo interessante, perchè sulle pareti sono ancora visibili dei dipinti, le cui immagini sono indecifrabili, a causa del passare del tempo. Ritornando al fiume Ninfa, che scorre nel Giardino, come avrete sentito, questo è attraversato da un ponte romano e da uno di legno. Accanto a questi due, ce n'è anche un altro, denominato Ponte del Macello, che è situato nelle vicinanze delle mura difensive. Gli storici hanno sviluppato due ipotesi sul nome di questo passaggio. Secondo la prima ipotesi, si è pensato che questa passerella sia stata denominata del Macello, perchè i nemici di Ninfa, una volta feriti a morte, cadevano da questo ponte, colorando l'acqua di colore rosso. La seconda ipotesi spiega che questa denominazione della passerella deriva al fatto che, nei pressi del ponte, vi era un tempo una struttura in cui venivano macellati gli animali.

Il Giardino sorge in mezzo alle rovine della città di Ninfa
L'origine di Ninfa.
Il paese di Ninfa è stato edificato già nel periodo dei romani, come piccolo villaggio in cui la maggior parte della popolazione si dedicava all'attività agricola. Nell'ottavo secolo viene imposto un pedaggio ai commercianti che, per motivi di lavoro, erano costretti a passare per Ninfa. A causa di ciò, questo borgo di modeste dimensioni incomincia a crescere, riempiendosi di abitazioni e di chiese.

Nel dodicesimo secolo, Ninfa passa sotto il controllo della famiglia dei Frangipane. Nel 1171, Federico Barbarossa, per vendicarsi dell'elezione del papa Alessandro III, brucia completamente questa città, distruggendola interamente. Successivamente la cittadina non viene più ricostruita e il suo territorio passa sotto il controllo della famiglia dei Caetani. Intorno al XV secolo, il cardinale Nicolò III Caetani incontra l'architetto Cipriani e gli commissiona la costruzione di un giardino nell'area di Ninfa, che cade ben presto in rovina. Bisogna aspettare il 1921, quando Gelasio Caetani incomincia a restaurare alcuni ruderi di Ninfa e a bonificare le aree paludose. In contemporanea, costui crea un giardino, dove inizia a piantare delle specie botaniche, che lui trova in giro per il mondo, nel corso dei suoi innumerevoli viaggi nei paesi esteri.

Negli anni successivi, questo luogo naturale assume una struttura all'inglese. Per la sua bellezza, il Giardino Ninfa è stato visitato da alcuni personaggi illustri, come Benito Mussolini e Gabriele D'Annunzio.
Sul finire degli anni Settanta, l'ultima esponente della famiglia Caetani, Lelia, non avendo degli eredi, affida la cura di questo magnifico parco ad una fondazione. Nel 2000 il Giardino, realizzato nell'area di Ninfa, è stato denominato monumento naturalistico, ed è stato considerato dal celebre New York Times come il più bello al mondo.
Questo posto infine attira moltissimi turisti ed è aperto solo in determinati periodi dell'anno.

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19/03/2018
Chiesa di Santa Maria MaggioreCitta mediaevale di NinfaGiardino di Ninfa